Mia diletta,

mi rammarico nel dirti che li affari mi tratterranno in borgo San Bartolomeo ne li mesi venturi.
Li trafici prosperano, lo commercio co’ li mercanti de sfoffe d’Asia è quasi concluso. Che estranea gente, co’ li usi et costumi d’oriente. Te parrebbero buffi, che tanto ti stupisci per le cose che non conosci, e ti copri di preghiere e scongiuri. Avrei voluto che anche tu potessi assistere alla fiera che si è tenuta per lo Santo Patrono. Gente da ogni d’ove, saltimbanchi, giocolieri, mercanti di rimedi miracolosi, rappresentazioni di misteri e di oscenità.
Ma in tutto questo, una cosa mi ha colpito particolarmente: uno sparuto gruppo, non più di una diecina, di artisti, che a vederli sembravano poco più che gretti girovaghi. Portano come segno una volpe. Ma potevano ben essere forti delle grazie delle loro danzatrici e della abilità loro nelle arti della pugna. Mostrarono uno spettacolo ben variegato: li giocoleri, le danzatrici, dimostrazioni di come l’homo possa sfidarsi con armi o senza catturando l’attenzione della piazza unita.
E cotesti anche col foco si misero a combattere, a farlo danzare quasi fosse viva creatura diabolica.
V’eran tra loro personaggi ben strani: un homo fosco e cupo nell’abito e nelle espressioni arcigne, una domina pari all’homini nel combattere, un fabbro abile ma alticcio sin dall’alba e fanciulle dai costumi leggeri, ma che a vederle danzare parevano creature angeliche anche se tentatrici come l’inferno. V’era il Frattaglia, che solo al cibo s’azzittiva; v’erano due fratelli ch’offrivano spettacolo nello schermirsi. Et un giovine di bell’aspetto, che ad ogni situazione pace il metteva.
E quali caratteri: tre giorni di permanenza ed hanno attaccato rissa diverse volte, tra loro o con chi capitasse a loro tiro. Ma anche quello diventava spettacolo. Tenni ben stretta la borsa, in loro presenza, ma non riuscii ad allontanarmi. Sono ripartiti all’alba, non saprei per dove. Forse la Brescia di cui tanto parlavano e dove non so quale Capitano li ha in sue grazie.
Attendo vostre notizie, sulla casa e sui figli nostri.
Serbo nel cuore te e la famiglia nostra e vi affido al Dio nostro.

Lionello vostro.



accampamento mangiafuoco lavandaie artigiani
oumo d'arme ristoro arciere arciere 2
combattimento combattimento 2 combattimento 3 battaglia campale
tamburi veggente


Assedio al Castello di Brescia - 2007